Pagine

giovedì 18 settembre 2014

il personaggio

Mi è arrivata una multa. Mi è costata 129 euro, pagandola con lo sconto. La polizia provinciale di Grosseto mi ha inviato due belle e nitide foto della mia auto che attraversa l’Aurelia deserta, il 7 agosto, a 89 all’ora. Si andava in Val D’Aosta. Si tentava la spensieratezza. All’avvenuta notifica per poco non svenivo: era la quarta notifica di atti giudiziari in quattro giorni, inclusa quella speciale di equitalia ancora da snotificare. Siccome l’autovelox era piazzato a Capalbio Scalo, e siccome proprio in quei giorni stavo scrivendo di un tale che abitava da quelle parti, io, scrivendone usavo una delicata cattiveria, come si fa con certi personaggi, lui ora, me lo sento, e me lo immagino pure: fa parte della polizia provinciale. Allora era lui, senz’altro, quello accovacciato dietro a quella reflex automatica posta sul cavalletto e ha fiutato, il tipo all’improvviso ha fiutato che in quell’auto c’era un file con un pezzetto della sua storia, così lui zac! mi ha immortalato senza pietà; ahimè, lui sì con cattiveria, lasciandomi in mutande i primi di settembre. Lo sento ancora che dice tronfio ai suoi colleghi, con quei suoi occhi da diavolo sotto il berretto verde: Se ne va in vacanza carico di debiti e con la velleità di descrivermi bene, tiè, allora io ti blocco l’istante di vita spensierata e vediamo se non la smetti. Così, beffato dal personaggio, per la prima volta mi va di ascoltare un messaggio ultraterreno e smetto di fare quello che scrive, e comincio, perché no, a capire meglio dove si è offeso il tipo, a che punto del racconto, in quale trama debole si è impigliato, bloccato. Caro tipo dal berretto verde, sappi che tutto questo sforzo lo faccio solo per riscriverti meglio. Così magari la prossima volta che sfreccio da quelle parti mi spari direttamente, che ne dici?
Tra qualche giorno riprovo a descriverlo, tanto il racconto giace ancora immobile tra la notifica beige spavento e la bolletta del gas, a nord di ogni possibilità di essere letto da qualcuno. Dorme in una mail ancora estiva.
Poi come un vento tiepido d’inverno, verso sera, due occhi bellissimi hanno osservato per qualche minuto il personaggio. Un improvviso lampo: l’attesa resta tra le poche cose godibili dell’età adulta.

Di Antonello da Messina



Nessun commento: