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lunedì 26 marzo 2012

per chiudere il CerchioBruno


Arte al Chiodo 2012
a cura di Claudio Muolo


presenta:

30 marzo        OFRA AMIT        9 aprile
illustrazioni

venerdì 30 marzo, ore 20,30:
apertura mostra e presentazione del libro

Bruno
il bambino che imparò a volare

di: Nadia Terranova (testo) e Ofra Amit (illustrazioni). Ed.: Orecchio acerbo

introdurrà:
AnnaGrazia Benatti
interventi di:
Peppe Stamegna, Nadia Terranova, Paolo Cesari

 lettura in musica di e con:
Lucia Viglianti (voce narrante e canto)
Raffaele Esposito (fisarmonica)

con la partecipazione di:

Acta Teatro (www.actateatro.it)
Orecchio acerbo (www.orecchioacerbo.com)
Tricromia Illustrator's International ArtGallery (www.tricromia.com)
Il bla bla della sera (peppestamegna.blogspot.it)

"...Bruno sta volando nella mia testa. Le parole di Nadia Terranova si sono legate per bene ai disegni di Ofra Amit, facendone una sintesi perfetta di una storia. Quella del bambino Bruno, che con la sua curiosità ci mostra un ambiente ricco di colori, parole e desideri. La malinconia rimane distante, a distanza di sicurezza dalle nostre emozioni. Ci sono dentro queste spesse pagine immagini che tendono a saldare un conto aperto che il personaggio Bruno Schulz aveva col mondo. Era ora. In questa breve storia c’è un monito non urlato: la diversità può diventare opportunità. Senz’altro prima deve trasformarsi in dolore raccontabile, in capacità individuali da esprimere al meglio.Padri ingombranti a cui dare ruoli e piume a dismisura; così ogni gesto esagerato assume la forma narrabile nelle sue preziose sfumature. Per il bambino, per Bruno. Poi rimane quella timidezza che inciampa nella misantropia, che a sua volta poggia su disagi più o meno evidenti. Abnormi. Bene, tutto questo non produce in automatico riscatto attraverso l’arte, ma, se il demone giusto spinge in quella direzione, allora è un’epifania senza fine. Sempre se nel frattempo non interviene l’idiota nazista del caso a chiudere per sempre il nero portone. Da quel momento la storia si mangia la storia, facendo correre il rischio ai racconti, ai disegni e tutto il bello che conteneva quella storia, di perdersi nel gorgo.In questo caso, in questo libro, tutto è recuperato e illuminato con la giusta luce e le necessarie parole. Meno male che ho avuto oggi l’opportunità di godermelo…"
Peppe Stamegna

"...Chi apre questo libro rinnova l’esperienza della bambina che compare alla fine del racconto: materializza il magico mondo color cannella scaturito dalla grossa testa di un piccolo bambino. Le illustrazioni impalpabili e surreali di Ofra Amit permettono al lettore di compiere questo viaggio straordinario, animando le parole del testo, dando forma alla dimensione onirica e fantastica del racconto. Le immagini si fondono e si confondono con le parole, in un brillante connubio che veicola il messaggio verso l’unica vera protagonista: l’immaginazione, potente ancora di salvezza dell’individuo. Il suo potere è tale che la guerra rimane sullo sfondo, come un fatto marginale destinato a passare, mentre il mondo favoloso di Bruno sopravviverà a discapito di tutto, permeato per sempre dal delicato color cannella, sfondo ideale della sua esistenza…"
AnnaGrazia Benatti

illuminazione artistica:
studio maRAMEo

il chiodo di sermoneta p.zza del popolo, 13 - sermoneta (lt) info:3474096112

domenica 25 marzo 2012

semaforo arancione


disegno di Bruno Schulz
In questi giorni sono innamorato. Il mio oggetto d’amore è pieno di colori luci parole. Non mi sente, sicuramente non è corrisposto, ma mi segue ogni volta che mi sposto. Sono un suo sottoposto, e tremo quando qualcuno capta qualche indizio intorno alla mia faccia. Sta con me già al mattino, nei pensieri bianchi, poi la sera mi circonda nella stanza di seta. Ha ragione Giovanchelli: sbiadita la cosa che ho scritto. Embè, si sa che la bellezza paralizza: Chiara Valerio l’ha detto dieci volte in una serata libresca. Da allora l’ho sperimentato spesso. Insomma, vivo nella trappola dell’incantamento, e non ne voglio uscire prima della fine della Quaresima. Eh! Io quando mi fisso precipito a occhi chiusi nell’ossessione dolciastra e profonda. Gli amici mi tollerano come si tollerano i lavavetri al semaforo: prima o poi scatterà il verde. Non ho spicci intanto, ma un sorriso ipocrita inutile, sì. Per lui soprattutto.
 Vabbè faccio coming out: sono innamorato dei racconti di Bruno Schulz. Galeotto fu il libro “Bruno”, scritto da Nadia Terranova e disegnato da Ofra Amit. Non ne esco. Poi Claudio mi ha coinvolto e che faccio, mi tiro indietro? Non credo, oramai mi sono caricato sulle spalle la storia di Bruno e devo continuare a portarmelo dietro, a lavoro o nelle case degli amici – quando il semaforo è arancione e tutto passa – o nella sala d’attesa del medico. La schiena in questi giorni è indolenzita da tanto sforzo umano. Ma sono contento; io, quando m’innamoro, non me lo tengo solo per me, invece lo diffondo come si fa quando si annunciano i primi passi dei figli o le gravidanze inaspettate delle amiche.
Se tra quei quattro che leggeranno questo post ci sia qualcuno disposto a tirare fuori impressioni sulle cose scritte da Schulz, sarà il benvenuto.