ma quanto eravamo giovani mentre ascoltavamo muti 'sta canzone?
dentro quella macchina che accarezzava la pontina già aggressiva.
sognavo dentro 'sti suoni che scendevano nella mia testa come tempesta.
e i seni, le mani, gli occhi tutto tremava di luce incerta.
le madri le sorelle e i padri scomparivano, inghiottiti d'un colpo.
restavamo noi dentro ogni notte che ci aspettava.
oggi vorrei piangere come uno scemo
sbriciolare le crepe e abbracciarti. tu.io.
gli alberi si allungavano al nostro passaggio.
spingi il mio corpo rigido nel limbo
e prendi tutte le emozioni del mondo
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