Si è messo a spendere con parsimonia
i pochi soldi che guadagna. Il lunedì accantona una quota che deve bastargli tutta
la settimana per la spesa alimentare. Poche altre cose da comprare, le
ciambelle per i bimbi, il diesel e qualche caffè. Quotidiani esclusi. Stamattina
mentre percorreva via di Torrenova, all’improvviso un panorama bellissimo: lo
skylight di Torbellamonaca. Davvero, mi dice, quella foschia rendeva il
paesaggio bellissimo. Come paese medievale moderno. Unico. Non esiste un’altra Torbellamonaca. Davvero no.
Mi racconta anche che si è fermato un attimo al lato della strada, poco prima
di una fermata dell’autobus strapiena di facce e borse, e tutto il traffico
pareva una sinfonia, e gli alberi e le mamme coi bambini una poesia; lui era lì
che contemplava quello scorcio e ne provava un piacere sorprendente. Tutte le
gambe bucate dai proiettili non c’erano più. Le donne coi mollettoni gialli tra
i capelli che urlano già al primo minuto dopo il risveglio, non lo facevano
più. Lo stradone alberato era pure colorato e piovevano coriandoli dai palazzi.
Un innamorato si sveglia e si affaccia alla
finestra, lo vede che sta guardando lui. Allora ha ragione, pensa. Una scintilla
fa esplodere tutto il brutto che si veste di solito da male e lascia cadere
morbida l’ultima parola vuota di retorica.
Vuole parlare un’altra lingua. Cominciare
a studiare davvero. Esser serio davanti alla sua storia. Poi ridere come un
buffone davanti ai suoi amori, alle sue piccole pietre preziose che ballano i
valzer dentro i suoi occhi. Mangiare tutta la corteccia che c’è.
1 commento:
Hai presente il discorso di una canzone che racconta una storia? ecco, questa impressione mi ha dato. Ti apre storie e la storia del protagonista. molto bello e solare. bel-lo!
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