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mercoledì 11 gennaio 2012

Mulas al centro


Stavo al Macro di Testaccio per una cosa teatrale per bambini. L’ingresso era lo stesso per la mostra di McCurry, ne approfitto per vedere i libri al bookshop: decine e decine di edizioni del fotografo superstar giramondo. Per caso, quasi buttato là per sbaglio, al centro,  un libro di Ugo Mulas. Cazzo, questo fotografo qualche anno fa mi aveva fulminato per la sua semplicità ricercata. Ora è stritolato tra faccioni di bambine dagli occhi misteriosi. Gli do un’altra chance e così mi sfoglio lentamente (godendo) tutte le immagini, “le verifiche” incluse. Mi è venuta per un attimo la voglia di tornare a fotografare, per un attimo, poi ho capito che va bene così, e che a volte godere è meglio che fare.
Mi disturbavano le voci di certe donne “guarda che belle foto”, “guarda ‘sto fotografo è bravissimo”, e ciò accadeva appena entrati, figurati al termine della mostra. Ma come, non lo sai che questo se ne va ancora in giro per il mondo a fare foto perfette, che poi ti scordi pure chi e cosa ha fotografato; lui stava lì per dire che era il più bravo, in Afganistan come a Testaccio, era lui quello BRAVO. Già, e pure tutta ‘sta miseria stona con la sua splendida estetica: la miseria è una cosa seria, non si può puntare un dito e indicarla per smuovere la situazione. No, oggi non ci credo più. Eppure questi che sculettano in biglietteria sono di sinistra come me, e magari si sentono ancora più buoni- eticamente –utili, una volta fuori tra i locali di questo ex-quartiere popolare, ora immolato alla causa fighettara. Non sarò diventato anch’io troppo snob e cerco di aggrapparmi a un passato che non esiste più? sarà, forse.
Mulas, e oggi ho il coraggio di dirlo, all’epoca mi aveva colpito anche perché non lo capivo fino in fondo. Ecco: l’arte non spiega ma eccita, e ci spinge a sprofondare col sorriso ebete verso ignote vie dell’amore.
Mulas batte McCurry, con un pallonetto al novantesimo. Vecchio stadio testaccio.
http://www.nadir.it/recensioni/MULAS/mulas.htm

...non avevo letto ancora questa recensione, ora che l'ho fatto sto in pace col mio mondo, coi miei pensieri che sono sempre meglio di quelli di ieri...

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