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domenica 1 luglio 2012

gioiello


Undici anni e i capelli non li vuoi tagliare. Sei sensibile almeno quanto la somma di ieri e oggi con tutto l’amore tra tua madre e me.

Non avere paura e scaccia le mosche dispettose. Prenditi l’aria che c’è, i suoni e le parole sincere. Ama fino a notte fonda come me, per poi aspettare il velo azzurrino del mattino che copre il tuo corpo fino al risveglio. Impara i silenzi necessari e urla contro gli ipocriti.

Fa quello che credi e senti, e lascia stare le inutili tradizioni.

Insomma, non ascoltarmi oggi se vuoi, ma cerca di sentirmi domani.



Undici anni fa mentre esplodevo di felicità, ho scritto ‘sta cosa qua:



Davvero compare, come pietra preziosa e un po’ misteriosa, un essere rosa, già tranquillo d’amore mostra i segni di esso: occhi verso gioie sconosciute, a chi pretende amore senza sacrificio d’attesa. Oggi un battito forte e inquietante percorre la notte, di chi come me dorme distratto da niente, poiché il giorno sapeva di vuoto. Non posso piangere la gioia che verrà, oggi non posso che vedere un corpo tenero di carne che si appoggia a un braccio vecchio di sogni. La notte sta chiudendo un giorno indimenticabilmente felice: concedo una tregua al mio stupore d’amore per te, Lorenzo, protagonista di un giorno che davvero compare…02/07/2001




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