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domenica 10 novembre 2013

l'imperfetto mi piace assai

Non ho ancora capito. Sono imperfetto, e provo terrore davanti alla perfezione. Lo faccio per arrendermi all’istante, stringendomi nelle spalle e mettendo le mani in tasca, davanti alle cose che accadono nel giardino, nel mondo accanto. Ché al mondo grande, quello alto e riservato ai pochi eletti, ci pensate già voi grandi uomini, belle donne e presentatori tivvù. Ascolto l’ultimo dei Diaframma e penso a come io non sia più obiettivo neanche davanti a una canzone. Leggo Pascale e succede più o meno la stessa cosa. Seguo il dibattito sul libro di Piccolo, leggendone un pezzettino, e comincio a credere che in fondo finora ho soltanto assolto il compitino che la sinistra mi ha ordinato di fare, sin da quando ero ragazzino. Un ricatto poetico, in cui negli anni sono precipitato con piacere incostante. Poi sento i complimenti di Francesco De Gregori e della Elena Stancanelli al nuovo film di Checco Zalone. E mo’ basta! Datemi il tempo per attraversare la crisi, di evitare il trauma tra i parenti. Già a vent’anni Ettore mi diceva, mentre rientravo da Roma dalla festa dell’Unità, che sembravo un kit di usi e tic della sinistra d’allora. Ho sempre subito una pressione culturale, a causa del vuoto precedente: è vero che a sedici anni con iniziativa personale leggevo Repubblica e Breat Easton Ellis, utilizzando solo il fiuto di un affamato di vita. Ma non è bastato, forse.
Ora ci resto male. Solo e senza kit cerco di cavare pensieri autentici e così facendo è come se usassi una cesoia invisibile: restano in piedi poche persone, solo alcuni ambienti. Pochi cantanti e qualche scrittore. Uno zio. Una casetta incastonata nel sogno. I bimbi. Mia moglie. Ci resto male.


Caro Andrea, anch'io mi sono formato sulle imperfezioni e mi ostino a coltivare uno stile immediato, ma so, si lo so, che se una canzone non regge all’ascolto un motivo ci sarà pure. E ancora ci resto male.

Affogo ogni mio dubbio nella mia stupenda vasca da bagno; e le paperelle gialle e perfide mi spruzzano acqua negli occhi lucidi.

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