Se ne sta pensieroso
anche quando accelera il passo. Questa è la città dove anni fa è sceso
con altri ragazzi dal treno e portato alla svelta su dei camion marrone. Da lì a poco tutti
coi capelli corti. Questo pensa, forse, mentre s’incammina verso il palazzotto
del suo datore di lavoro. Lo vedo che parla per quaranta minuti di fila, con un
tono deciso e le parole giuste. Riceve altre parole: alcune ragionevoli altre
mascherate da menzogne necessarie, non per lui di certo. Davanti alla chiesa di
S. Agostino mangia un kebab: e la piazza sembra un enorme deserto di marmo
grigio. Il freddo taglia in due il mondo. Poi sul treno del ritorno la
tristezza picchiettava sul finestrino. Il buio copriva la lenta discesa nei
pensieri innominabili. Apre il giornale di Milano e chi vede: una faccia amica
e bella, con una scritta accanto che dice “ho fotografato l’anima”. Era Mimmo
Jodice che lo aiutava a crederci ancora, alla sua storia e alle sue parole
dolci che teneva strette strette al petto. Ma come, sono anni che non ti cerco,
e tu sbuchi proprio oggi a salvarmi con la tua bellezza che sta distribuita
nelle tue tante foto che ricordo benissimo? Questo pensa, e nel farlo meglio,
gli sono venute in mente le immagini di quando lui entrava in incognita, da
uditore ficcanaso, all’Accademia di Napoli a seguire le lezioni Di Jodice. Una
volta aveva una lettera che Ricci gli aveva dato da consegnare al fotografo
napoletano, che onore, che piacere. Una volta aveva pure chiamato a casa sua.
Rispose la moglie Angela che, con fare gentile e accogliente, lo invitava ad andare a casa da
loro. Non c’è mai andato poi, era timido, allora. Così, per chiudere ancora più in
bellezza, si è riletto “Il passaggio”, della Parrella, e questo racconto l’ha
preso proprio per la cavezza e riportato a casa sano e salvo. In braccio alla
moglie e ai figli, in dolce attesa della sua venuta stavano tutti sorridenti
davanti alla porta.
Ora salvo e fiero, stanco
e deluso, leggero e vecchio, siede davanti allo specchio di parole nere in
attesa di colore.
http://lettura.corriere.it/jodice-ho-fotografato-l%E2%80%99anima/
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