Eccolo appoggiato alla balaustra del
piano superiore, mangia un panino con la frittata portato da casa. Si vergogna
e allora si mette in un punto da dove lui vede quelli di sotto ma loro, da
sotto, difficile che vedano lui; così indaffarati nel serpeggiare tra i mille
stand della fiera. “Più libri, più liberi”, è il titolo che racchiude un motto
troppo audace per questi tempi. Almeno per lui, col suo panino davanti alla
balaustra. Le briciole cadono giù addosso alle belle persone che con posture da
fiera, con quella serietà triste, addomesticano ogni riga dei libri lì
presenti. Sotto controllo. Tutto deve essere sottoposto a controllo. Aveva ragione
la scrittrice dell’undicesimo comandamento, che, con parole pensate bene,
dichiara che la sua scrittura corrisponde al ritmo che la protagonista impone
alla sua vita. E Vasta, intelligentemente, glielo aveva anticipato. Ma sì, in
fondo, pensava, che il commercio le pose
le isterie sono surrogati umani di un mondo, la letteratura, che non è mai
sazio, invece. La frittata, sì, questo panino lo faceva vedere povero. Disgraziato.
Poco prima, durante un colloquio con Rachele della M.F., aveva percepito della
pena che esprimeva la sua faccia gonfia di virus e stanchezza. Lei era stata
gentile e disponibile nell’ascoltare la sua improbabile partecipazione al corso
costoso e distante dal suo mondo reale.
Dopo si era aggirato come spettro tra
i troppi stand con aria satura; neppure i gadget raccoglieva. Cercava facce, commesse
accoglienti. Trova solo una del ministero che, alle prime parole, tira fuori
tutta la burocrazia che poteva e che per fortuna si arresta alle sue unghie
smaltate d’oro. Scappa evitando alcuni corridoi nemici, si ferma alla Fandango,
che gli evoca tutto e niente. Al piano di sopra presentano il libro di una
certa scrittrice esperta di rabbie femminili. Meno male, pulsanti di vita. Elena,
si chiama. Poco prima, a proposito delle citazioni, aveva sfogliato il libro di
poesie dell’adorato fiorentino. Vagine, culi, Zamboni, Penna, e tante fresche
parole che come sempre lo sorprendono e gli danno una carica notevole. Pulsanti
di vita. Appunto. Finisce il giorno che gli fa venire voglia di scrivere un
racconto tutto nuovo.
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