Devo imparare a gestire la mitomania
virale che si presenta la domenica mattina; per farlo, e per praticare una giusta
distanza da questa materia incandescente che sta poco più sotto dell’amigdala,
devo leggere. Tanto. Il meglio. Quello che serve per la mia formazione a
singhiozzo, che negli anni, da sempre, mi ha garantito slanci memorabili
attraverso prestazioni da nobel – magari che durava un paio di mesi – e vuoti
immensi quanto gli oceani, dove precipitare nell’abisso dell’inabilità. E in
quei momenti mi sento un ignorante di gran classe, un emerito nulla al galoppo
del suo tempo. Di velleità quasi televisive, di anticorpi che prendono la forma
di sempliciotte soluzioni di redenzioni a portata di mouse. No. Non può essere
sempre così, non oggi né domani. Intanto v’invito a leggere quest’articolo
davvero azzeccato di Nicola Lagioia.
http://www.minimaetmoralia.it/?p=9358
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