Tempo fa feci un corso presso una
libreria. Tutti i giovedì per qualche mese. Il conduttore aveva, e credo abbia
ancora, una capacità comunicativa commovente e uno stile asciutto espresso
attraverso una forma diretta, umana. Così riusciva sempre a creare un’atmosfera
serena e, considerandola nel suo complesso, accogliente e stimolante. Volevo
scrivere socratica, ma è inutile
scomodare sempre il passato per valutare il presente, soprattutto quando questo
si mostra originale, e quindi, dovrebbe essere alla ricerca di una propria
identità.
Mi mancano quelle serate di parole
calde e pensieri come eruzioni: spesso si riusciva a condensare in poche frasi
pensieri che altrove magari ci impiegavi tre ore. Questo era frutto non di una
magia, nemmeno di un miracolo, soltanto della capacità di una persona in gamba
che ci immergeva in un contenitore di brodo buono, evocativo e saporito.
Grazie Antonio.
Oggi leggendo questo pezzo ho avuto la sensazione di continuare il corso, e questo è molto bello.
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