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lunedì 8 febbraio 2016

mi fermo un po'


   Cari miei non so più cosa scrivere. Mi vergogno, mi struggo, e penosamente capisco che qualcosa si è spento: quella smania esplosa cinque anni fa di scrivere, di esserci così, forse. Ora sono bloccato da mille paure, e fiutando il deserto interattivo, capisco di stuzzicare poco la vostra attenzione, allora mi rendo conto che tutti abbiamo infinite cose da leggere impilate sul comodino, o in attesa sul tablet. Quindi mi fermo un po'. 
Vi invito, se di tanto in tanto capitate qui, come faccio io, di dare un'occhiata ai vecchi post. Sto rivedendo cose scritte di fretta, buonine sì, ma che con l'entusiasmo di quei giorni buttavo troppo in fretta nel blog. Ecco, la fretta voglio ammazzare, e la grazia stare ad aspettare.

Belle cose a tutti voi.


5 commenti:

internauta76 ha detto...

nooooo
non mi far sentire la tua mancanza a lungo...

peppe stamegna ha detto...

Era solo finzione, torno alla fine.
Grazie.
Ciao.

peppe stamegna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elena ha detto...

Ma si che la scrittura è un po' così, va e quasi esplode, poi si ferma a mo' di calo ormonale, poi ritorna. Ma non sparisce. E il blog è una cosa ancora diversa. Scrivo e penso, penso e non sempre scrivo, poi scrivo scrivo e scrivo ma magari tengo nel cassetto. Poi chissà se tutte queste cose un giorno faranno un racconto, un romanzo oppure no. Io cerco di tenere i pezzi insieme, di lasciare qualcosa. Alla fine, è questo che mi interessa, lasciare delle tracce.
Elena

peppe stamegna ha detto...

E' proprio così cara Elena, anche se con meno convinzione di un tempo, ma è proprio quello stato d'animo lì: lasciare tracce. Con un pizzico di presunzione, e una voglia esagerata di trafugare e interpretare i ricordi. In fondo sono un beato ignorante smemorato, per gran parte del tempo.
Grazie, comunque.